Tra i dolci più simpatici

La meringa fatta a spumuni rallegra il palato e anche il cuore. Al Panificio Salomoni si torna bambini alla vista della delizia bianca che a Monghidoro piace ai grandi quando i più piccini

 

E’ forse il dolce più conosciuto in Italia e nel mondo: la spumosa meringa, tipica della cucina italiana, ma anche francese e non solo. La delizia leggera e friabile spesso si trova nella versione più simpatica, gli spumini che strappano un sorriso e riportano all’infanzia, come spesso succede a Monghidoro, al Panificio Salomoni.

Quei ciuffetti bianchi sono già fantastici così, ma i più golosi ci versano anche il cioccolato fuso, mentre altri ne fanno composizioni colorate in base all’aggiunta degli ingredienti. Candidi e con quel senso di leggerezza spiccano nel banco del Panificio Salomoni, ma sono così ghiotti che spariscono subito, perché si sa, al cuor non si comanda e una pausa golosa è sempre gradita, magari durante un trekking all’Alpe di Monghidoro, o lungo un sentiero immerso nei boschi in mountain bike, verso il Passo della Raticosa e perché no, anche per un po’ di zuccheri che anche ai motociclisti che salgono al Passo della Futa non dispiacciono di sicuro.

La meringa è nata in Svizzera, a Meirungen, da cui deriva il suo nome e non da quello del pasticcere che la inventò. Beh, anche Mattia ci mette del suo nel realizzarle, in maniera classica, ma visto l’estro e la creatività, non è detto che anche Monghidoro non abbia presto la sua Monghidoiren… Nel mentre, non è che ci si debba accontentare, perché la maestria con cui sono fatti gli spumini del Panificio Salomoni di sicuro deliziano il palato e sia adulti che bambini tornano a casa contenti quando riescono ad averli.

Italiana, francese, svizzera, marocchina, sarda poco conta, perché a Monghidoro la meringa del Panificio Salomoni non segue scuole e non teme confronti. Un grande classico che non delude mai e che anzi proprio nell’atmosfera delle montagne bolognesi, nel cuore dell’Appennino Emiliano, la meringa trova una sua perfetta collocazione, non geografica ma gustativa, perché che sia in stagione calda o fredda, lo spumino è un richiamo alla bellezza e alla bontà, un assaggio che dona quiete e felicità.

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