La filiera completa in ottica di massima tracciabilità ed economia circolare è un pregio che poche realtà possono vantare. Il Panificio di Monghidoro è tra queste e in un video racconta i suoi prodotti fin dalle origini delle materie prime che li compongono
Sempre di più si diffondono concetti come tracciabilità di filiera, origini delle materie prime, km 0, trasparenza delle produzioni, economia circolare. Valori e modelli che il consumatore di oggi, sempre più preparato e alla ricerca di garanzie sa riconoscere e apprezzare. Ben poche, però, sono le aziende che possono vantare una simile supply chain, come si dice in gergo tecnico e mediatico, o più semplicemente catena del valore.
Un bene non da esibire, ma da condividere è stato il pensiero che ha spinto il Panificio Salomoni di Monghidoro a realizzare un video per far conoscere al pubblico come sulle pendici delle montagne bolognesi esista già una formula che non ha nulla di magico, ma che sa trasformare in magia semplici gesti quotidiani.
Sono tante le imprese che decidono di immaginare la nascita dei propri prodotti lontano dai grandi centri abitati, prediligendo luoghi naturali e incontaminati dove ambientare set bucolici che mal si conciliano con la realtà di industrie alimentari con catene di montaggio e linee produttive h24.
Non è così per il Panificio Salomoni, perché è dalla natura delle colline bolognesi nasce quel grano che macinato nel rispetto di tempi e cereali, trasformando il frutto di una spiga in una farina locale che mantiene tutte le sue caratteristiche organolettiche. E’ proprio nell’azienda agricola Le Vaiole di Claudio Nassetti che sorgono dritte e dorate quelle distese di cereali che nelle mani del fratello Mattia diventano pane, crescenta, pizza, ma anche pasta sfoglia, dolci e lievitati che lasciano in bocca quel gusto di buono e sano, ritrovando i sapori autentici di un tempo.
Un modello nuovo, ispirato al ritorno alla natura che qui, tra l’azienda agricola Le Vaiole e il Panificio Salomoni non è affatto nuovo e nemmeno un ritorno, perché così è sempre stato, inalterato nel tempo, lontano dalla frenesia di una modernità che ha perduto la semplice organizzazione primordiale dell’abitare: natura, socialità, dimensioni tali da non rendere necessario l’uso di pratiche tese a stravolgere il giusto tempo. Un azzardo, forse, per chi insegue il profitto e la crescita senza il giusto lento e consolidato sviluppo, ma un patrimonio di esperienza da raccontare e da far vedere per testimoniare il valore di un’arte bianca che nasce in famiglia e che pasa di generazione in generazione. Del resto, è la nonna che nell’alzare un mazzo di spighe in aria rappresenta il monito di un legame indissolubile e di un patrimonio culturale da preservare.
Acquistare un prodotto made in Panificio Salomoni non significa avere solo la garanzia di poter godere di un prodotto sano e naturale, ma condividere una storia e un territorio, curato e tutelato nei decenni, per continuare a far vivere paesi di montagna come Monghidoro che in queste filiere trovano quell’economia circolare in cui un bene diventa un bene collettivo, nel presente e nel ricordo, nel prodotto in sé e in tutto ciò che ad esso ruota intorno.
Ecco allora i campi e i trattori, i chicchi e le macine, gli impasti e le delizie che ogni giorno arricchiscono le tavole dei tanti comuni come Loiano, Monzuno, Monterenzio, Pianoro, San Benedetto Val di Sambro in cui Mattia porta le bontà realizzate nel laboratorio del Panificio Salomoni, come un brand ambassador delle buone tradizioni made in Monghidoro.
Nella fragranza del pane e della pizza, nella tradizionale pasta fresca, nel profumi di dolci tipici della tradizione bolognese e italiana si incontra tutta la passione e la dedizione di una famiglia, di una comunità, di un paese in cui il tempo e le persone hanno un valore, un sapere e un approccio alla vita e al territorio che è un grande patrimonio messo a disposizione di chi ancora tutto questo sa apprezzare, a tavola come nella vita.