Nelle montagne bolognesi tra Emilia-Romagna e Toscana, i Cantuccini del Panificio Salomoni di Monghidoro sono un richiamo irresistibile da qualunque parte si arrivi
Tra le tipicità dolciarie più conosciute al mondo, i Cantucci spesso amorevolmente chiamati anche Cantuccini sono biscotti tipici della cucina tradizionale toscana che ha saputo colonizzare anche il versante montano emiliano-romagnolo. In particolare a Monghidoro, comune incastonato tra le alture dell’Appennino Tosco-Emiliano e che si trova proprio sul confine tra la provincia di Bologna e quella di Firenze.
Anche qui, tra le vette delle montagne bolognesi, questi biscotti secchi impreziositi da mandorle, ottenuti dalla ricottura di filoni di pasta tagliata, con tutta la rusticità e la fragranza che li caratterizza, trovano estimatori e appassionati, pronti a tuffarli in un bel bicchiere di Vin Santo o anche più semplicemente vino bianco.
Pare che già nel Cinquecento facessero la loro comparsa e il nome stesso ne tradisce l’antica origine e assimilata al canto, ovvero una porzione di un insieme, o alla fetta di pane in latino. C’è voluta l’Accademia della Crusca nell’ultimo decennio del Seicento a metter pace alla diatriba, citandoli ufficialmente, anche se le varianti e le paternità si sono sprecate nel corso del secoli. Furono portati addirittura a Parigi all’esposizione universale, quella della torre Eifel e già questo la dice lunga sulla loro fama. Parrebbe un’esagerazione, ma questi biscotti non sono solo un prodotto da forno, ma un simbolo che rimanda alle atmosfere tipiche del tempo che fu. Anzi, basta assaggiarne uno di quelli che il Panificio Salomoni sforna a Monghidoro per rendersi conto che pare che il tempo si fermi e che il piacere della degustazione sia anche una fuga dalla realtà e dalla quotidianità, riportando subito alla mente il gusto delle cose semplici e buone come quelle di una volta, quel profumo di legna che arde e di case riscaldate, dal focolare, certo, ma anche dall’amore della famiglia. Un simbolo, in effetti, anche di amicizia, di serate passate tra chiacchiere e giocate di carte, di quell’Italia di usi e costumi contadini, di nonni e nipoti. Una semplicità che li ha resi anche un regalo galante, quando ben confezionati vengono donati come strumento di piacere gastronomico e giusta chiusura di un pranzo o una cena da ricordare. Del resto, non servono scuse per arrivare a Monghidoro, crocevia montano dove la natura è un’attrattiva per escursionisti e gitanti, appassionati di mountain bike e trekking, ma anche strada amata da motociclisti di tutta Italia che tra il Passo della Raticosa e il Passo della Futa trovano la mèta ideale, con pausa golosa al Panificio Salomoni.
Ai confini di due grandi capoluoghi e di altrettante regioni, ma anche ai confini della bontà, Monghidoro trova nel Panificio Salomoni un custode di un’arte antica che a distanza di secoli continua a incantare con sapori autentici e un’artigianalità che si percepisce a ogni assaggio.