Che inverno sarebbe senza un buon pane

Panificio Salomoni - Natale 2021

Tra intingoli e salumi, umidi e sughetti, il Panificio Salomoni accompagna i piatti migliori dell’inverno con le sue proposte da forno

Con l’arrivo del freddo invernale tornano anche le delizie della tavola, quelle che rendono ogni pasto un vero trionfo del gusto. Ecco i salumi, tra ciccioli e salame, coppa di testa, salsiccia passita, solo per citarne alcuni. Per non parlare degli umidi, dallo spezzatino con patate alle polpette al sugo, due piatti tipici della tradizione bolognese. Non dimentichiamoci del baccalà o stoccafisso che per chi non ama la polenta necessita di un buon accompagnamento. Nelle montagne bolognesi non manca la selvaggina e piatti di cacciagione come cinghiale in umido o fagiano alla cacciatora, cervo in salmì sono alcune delle proposte che il comprensorio montano bolognese sa esprimere, insieme a zuppe di funghi magari, in vista anche di costolette di maiale al sugo…
Insomma non c’è che dire, la tradizione gastronomica emiliana e bolognese in particolare non scherza, ma per gustare pienamente queste delizie occorre un altro protagonista della tavola, il pane. Deve essere buono, consistente, non eccessivamente condito ma soprattutto vario, in base all’abbinamento con la giusta pietanza. Ecco perché al Panificio Salomoni di pane se ne intendono e da Monghidoro le tante tipologie di pane arrivano a grande richiesta anche nei comuni di Loiano, Monzuno, Monterenzio, Pianoro, San Benedetto Val di Sambro, dove il servizio di domiciliazione recapita direttamente a casa tutte le bontà made in Panificio Salomoni.
Il pane casereccio, croccante all’esterno e con una bella consistenza interna è perfetto per la scarpetta a prova di sughetto domestico, mentre i panini di ogni formato sono il giusto compagno a un’abbondante farcitura di salumi nostrani, perché nel periodo della macellazione del maiale ogni bottega è un laboratorio da cui escono golose attrazioni.
Ardono i camini ed è un tintinnare di griglie, su cui adagiare due belle fette di pane toscano, per un crostino o una bruschetta, ma anche da adagiare sul fondo del piatto in attesa di essere sommerso da una colata di sugo e aprire le porte del paradiso dei golosi.
Sul pane non si scherza e senza un buon pane si gode solo a metà. Ecco perché nel laboratorio di Monghidoro Mattia fischietta “Ma ‘ndo vai se il pane buono non ce l’hai…” ben sapendo dove andare, con il suo furgone, a portare di casa in casa un bel sacchetto pronto per essere gustato. Il profumo delle infornate del Panificio Salomoni si spande nelle valli e chi vuol esser lieto sia, del buon pane v’è sempre certezza, direbbe Lorenzo il Magnifico percorrendo la Statale della Futa passando per Monghidoro di rientro nella sua Firenze.
Del resto, gli imperatori romani lo sapevano che senza panem et circenses la gente si sarebbe arrabbiata e anche il buon Alessandro Manzoni ricorda l’assalto al panificio al tempo della peste. Beh, non ci sono gladiatori e non c’è bisogno di fare una rivoluzione, per portare in tavola del buon pane e godere delle bontà dell’inverno bolognese, basta chiedere al Panificio Salomoni e il piacere è servito.

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