Al Panificio Salomoni la tradizione è di casa ma a dei veri bolognesi non date dei Sabadoni o rischiate di restare a dieta
Al Panificio Salomoni le delizie sono tante, ma Sabadoni bolognesi non li danno e non li prendono. Ci mancherebbe pure, perché il dolce tipico che una volta si realizzava per la festa di Sant’Antonio il 17 gennaio e anche a Carnevale suona proprio strano. Che ci sarà poi di male in questo raviolo dolce di pasta frolla fritta farcita con castagne e saba, sciroppo d’uva ottenuto dal mosto appena fatto? Semplice, perché a Bologna e nel territorio bolognese dare del sabadone a qualcuno equivale a dargli del tonto, ma proprio tanto tonto, in sostanza rimbambito e un po’ matto. Non è carino dunque dar dei sabadoni ai clienti che si sa, in montagna si è più permalosi e al Panificio Salomoni gli ospiti si accolgono col sorriso, non certo con un termine che indica un alienato. Anzi, molto meglio offrire delle raviole, quelle buone, fatte in casa, al cioccolato, golosissime, dove il cuore morbido mantiene tutta la sua cremosità anche dopo il passaggio in forno, per restare una dolce e ghiotta carezza. Per non parlare di quelle ai frutti di bosco che sono un po’ un omaggio al territorio e a un comprensorio montano in cui Monghidoro spicca per bellezza e grazie anche al Panificio Salomoni per gusto.
Verrebbe da sorridere dunque, a pensare che il vero sabadone bolognese è quello che rinuncia a tante delizie. Che poi le raviole del Panificio Salomoni sono così buone che l’unico effetto collaterale è che poi non se ne può più fare a meno. Del resto, quando la pasta si scioglie in bocca e sprigiona tutta la morbida dolcezza del ripieno, chi potrebbe rinunciarci?
Nel tempio della tradizione montanara, ogni giorno si sfornano bontà per grandi e piccoli, richiamando quei profumi di un tempo, merito delle materie prime, ma anche delle lavorazioni. Ci vuole tempo, attenzione e cura, per ottenere un risultato come quello garantito al Panificio Salomoni, dove ancora ci si sporca le mani di farina, si aspetta che gli ingredienti si possano amalgamare con naturalezza, così come la cottura delicata lascia che il prodotto che ne deriva non sia stressato. Il modo migliore per preservare quella morbidezza che lascia fuoriuscire una colata di cioccolato, sprigionando profumi che fanno gustare il piacere ancor prima di assaggiarlo.