Per i Giorni della Merla il freddo si combatte a tavola, specialmente se la scarpetta si fa con il pane casereccio montanaro del Panificio Salomoni
Con l’arrivo dell’inverno il freddo si fa sentire, specialmente tra le montagne bolognesi, dove la neve non tarda ad arrivare. C’è però un periodo particolare che secondo la tradizione riguarda gli ultimi tre giorni di gennaio. Sono i Giorni della Merla che per altri riguardano solo gli ultimi due di gennaio e il primo giorno di febbraio. Vero è che l’aria è davvero pungente, anche perché sarebbero i giorni più freddi dell’anno e Monghidoro non fa eccezione.
Sono tanti i proverbi dedicati a questo periodo così freddo, così come gli aneddoti. Più sarà freddo e più sarà bella la primavera, ma se invece il termometro non scenderà a dovere, bisognerà pazientare ancora per scampagnate e gite fuori porta, magari proprio all’Alpe di Monghidoro.
Già ma perché la merla? Perché coi i suoi piccoli cercò rifugio in un comignolo e quando sbucò restò tutta grigia per la fuliggine e ancora oggi il merlo maschio è nero, mentre la femmina grigia.
Fuoco a volontà dunque, per combattere i rigori dell’inverno e per scaldate la merla e la sua nidiata, ma al Panificio Salomoni i Giorni della Merla chiamano a una grande responsabilità. Sì perché col freddo si cucinano gli umidi, le costine di maiale ma anche salumi come la coppa di testa e i ciccioli che di sicuro ristorano il fisico, ma anche l’umore. C’è chi mangia la polenta, ma la scarpetta per eccellenza richiede un pane compatto, non condito, per esaltare sughi, salse e sua eccellenza il maiale che nel bolognese trova la sua più alta espressione e celebrazione. Via allora con infornate di pane casereccio, quello montanaro, quello buono anche nei giorni successivi che al Panificio Salomoni sanno fare proprio bene, come quello di una volta. Sarà forse perché la farina è anch’essa di casa, anzi, di Monghidoro, dove il fratello di Mattia la realizza coltivando il Podere Le Vaiole. Un pane in famiglia per la famiglia, perché nelle giornate di gelo non c’è nulla di più bello che ritrovarsi a tavola e gustare i prodotti genuini del territorio.
Una bontà che arriva anche a casa, non solo tra le vie di Monghidoro, ma anche a Loiano, Monzuno, Monterenzio, Pianoro, San Benedetto Val di Sambro, dove si effettua la consegna a domicilio.
E la merla? Beh, con tutte le infornate che si susseguono al Panificio Salomoni, non teme di certo il congelamento. Semmai, tra una briciola e l’altra, rischia di non passare più dal comignolo, ma del resto non ne ha bisogno, rischia solo di diventare un pollo, se continua ad assaggiare le delizie che Mattia prepara a Monghidoro. Perché si sa, un assaggio tira l’altro e si continua così, finchè a tirare non è la cintura.