Per il Panificio Salomoni di Monghidoro è normale che ogni prodotto mandi in orbita chi lo assaggi o attiri golosi da altri pianeti
Dopo decenni la Nasa ha ammesso l’esistenza degli alieni e il 2 luglio si celebra proprio la Giornata Mondiale degli UFO come data di sensibilizzazione per le persone che si riuniscono e guardano i cieli alla ricerca di oggetti volanti non identificati. La notizia non stupisce di certo la montagna bolognese dove a Loiano ha sede un famoso osservatorio astronomico.
Sull’appennino emiliano ce ne sono stati parecchi di avvistamenti, ma è stato presto chiarito il motivo di questi fenomeni: i prodotti da forno del Panificio Salomoni di Monghidoro sono così buoni da mandare in orbita chiunque li assaggi e si sa, le voci girano anche nell’Universo. Di galassia in galassia si è sparsa presto la voce e qualche extraterrestre ha pensato d venire a fare la spesa proprio in provincia di Bologna. Che poi, ci sta, avrà pur diritto anche un alieno di gustare tagliatelle, tortellini, tortelloni, lasagne, pane casereccio e montanaro, biscotti da colazione, pizze, focacce, crescenta bolognese e il ragù fatto come da tradizione petroniana, lasciato ore e ore a sobbollire sul fuoco.
Mattia si impegna a portare casa per casa le mille delizie del forno non solo a Monghidoro, ma anche a Loiano, Monzuno, Monterenzio, Pianoro, San Benedetto Val di Sambro, ma ancora non è riuscito a coprire con le consegne tutto il Sistema Solare. Pare però che si stia attrezzando per il salto nell’iper spazio, in modo da ridurre la presenza di oggetti non identificati sui cieli tersi di Monghidoro e dell’area montana bolognese. Che poi la gente si spaventa e sta pensando anche ad aperture serali per rifornire le astronavi in modo più discreto, così da non far intervenire i Man In Black che la memoria da queste parti fa rima con tradizione e non è bello essere sparaflesciati dagli agenti del MIB e dimenticarsi di tutte le delizie del Panificio Salomoni.
Fortunatamente tra cannelloni e zuccherotti montanari, spumini e raviole, panettoni e colombe, panini e nuvole ancora non c’è stata ancora alcuna Star War e nessun incrociatore stellare ha puntato i suoi cannoni per accaparrarsi in esclusiva simili bontà. Occhio però, se vedete qualcuno vestito di scuro e con un casco in testa, non è detto che sia un Ducatista Integralista o qualche altro motociclista preso da un attacco di fame, potreste ritrovarvi a dover lottare a colpi di spada laser con Darth Vader che anche se gli si è cambiato il nome in Fener, comunque lo chiamiate, non è disposto a cedere neanche una briciola.
Ci sono poi i buongustai impenitenti, quelli che fanno la voglia di assaggiare tutto, ma invece di sdraiarsi sotto un albero dell’Alpe di Monghidoro per schiacciare un pisolino dopo la scorpacciata, prendono il volo come a cavallo di un razzo missile, perché non occorre un circuito di mille valvole di Von Braun per tuffarsi in un buco nero a trovare un angolo di quiete.
Ormai che la Nasa si è messa a scoperchiare il vaso di Pandora, si è capito cosa è andato storto durante la missione dell’Apollo 13. Houston abbiamo un problema è solo una parte della trascrizione della navicella spaziale, in realtà era finito il pane per le bruschette e gli astronauti non avevano voglia di attendere lo shuttle per il rifornimento in partenza da Cape Canaveral e hanno preferito tornare sulla Terra.