Se l’autunno è alle porte…

Panificio Salomoni - autunno alle porte - pinza

Al Panificio Salomoni di Monghidoro ci si prepara già per il cambio di stagione e con l’arrivo del fresco la tradizione della buona tavola torna a scatenare la voglia di piatti della grande tradizione bolognese e non solo

L’autunno arriva con il 23 settembre quest’anno, data dell’equinozio che se sigla la data che vede la rivoluzione terrestre attorno al Sole nel momento in cui quest’ultimo è allo zenit dell’equatore, segna anche il momento in cui al Panificio Salomoni di Monghidoro ci si prepara all’assalto di golosi e buongustai in cerca di piatti tipici bolognesi.
Poco importa, infatti, se l’equinozio che le ore di luce e quelle di buio sono equivalenti o che i raggi solari siano perpendicolari all’asse terrestre facendo così coincidere il numero di ore diurne e notturne. Il cambiamento della stagione si mostra dalle foglie che ingialliscono e dall’abbassamento delle temperature, il che è un ghiotto auspicio per gustare ancor di più pasta all’uovo, ripiena o da gustare ben condita e al Panificio Salomoni non mancano mai tortellini, tagliatelle, lasagne, cannelloni, tortelloni.
Che poi un piatto di tortellini in brodo c’è chi non lo rifiuta neanche in piena estate, ma di sicuro quando si vede la bruma salire sulle pendici delle montagne bolognesi i cucchiai tintinnano più forte nei piatti di Monghidoro, ma anche nei comuni di Loiano, Monzuno, Monterenzio, Pianoro, San Benedetto Val di Sambro, dove si effettua la consegna a domicilio.
Nell’antica Grecia si credeva nella leggenda di Ade che come signore dell’ombra e della morte, aveva rapito la splendida Persefone, figlia di Demetra, dea della maternità e Madre Terra, sorella di Zeus. Come per Eva fu fatale la mela, per la bella Persefone furono i frutti del melograno, per cui fu costretta a restare negli Inferi, ma solo sei mesi, per cui aiutare la madre a far rifiorire la natura in primavera ed estate. Certo che se invece che la melagrana si fosse mangiata degli zuccherotti montanari made in Panificio Salomoni sarebbe andato meglio. Chissà se in quel di Monghidoro ha modo di consolarsi con spumini, pinsa, peschine, raviole per addolcire la semestrale prigionia.
Altri miti celti celebrano la festa dell’oscurità che divide gli innamorati e le madri dalle figlie. Storie dell’antichità, perché per quanto eredi delle popolazioni celtiche, gli abitanti delle montagne bolognesi trovano nei prodotti del Panificio Salomoni un ottimo motivo per restare uniti e godere tutti insieme di crescente bolognese per i più golosi, pizze da favola, panini di tutte le forme, perfino le nuvole di pan brioches, ma anche pane toscano, pane montanaro, biscotteria secca, nastrine, biscottini della colazione.
L’equinozio d’autunno era anche il giorno dedicato all’equilibrio, quando scegliere di dedicarsi ai raccolti più importanti e decidere il necessario per l’inverno. Ora invece è festa, perché si rimettono i maglioni e qualche chilo in più è lecito nasconderlo, dopo aver fatto una scorpacciata dei grandi piatti della tradizione bolognese ed emiliana. Se volete accogliere questo magico momento stando in piedi tutta la notte del giorno dell’equinozio e vegliare sui progetti futuri, potete sempre ristorarvi con una bella ciotola di ragù bolognese di quelli lasciati a pippiare sulla stufa a legna per ore e ore. Di certo non ve ne pentirete, ma anche una delle tante delizie del Panificio Salomoni di certo saranno un bel modo di accoglierlo e renderlo propizio.

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