Una dolce tradizione millenaria: la Sfrappola di Carnevale

Salomoni - Sfrappole

Con i suoi due millenni di storia, è il dolce per eccellenza di gennaio e febbraio anche al Forno Salomoni di Monghidoro, portando con sé allegria e un gusto irresistibile.

Le radici di questo delizioso dolce si perdono nella notte dei tempi, con alcune teorie che la collegano agli antichi Romani durante le baldorie dei Saturnalia. La presenza di dolci simili è documentata fin dalla seconda metà del Cinquecento, diventando un must durante il periodo di Carnevale. La Sfrappola assume diversi nomi a seconda delle regioni: chiacchiere, crostoli, bugie, cenci, frappe, galani, gasse, maraviglias, stracci. Una moltitudine di appellativi che riflette la varietà di tradizioni legate a questo dolce.
La sua bontà è unanimemente riconosciuta e questo dolce carnevalesco non è solo legato al suo tradizionale consumo durante il Carnevale, ma anche alla sua dolcezza e friabilità uniche. Ogni assaggio diventa un equilibrio tra il rischio di vederla frangersi in mano e l’inevitabile ricopertura di zucchero a velo.
La sfoglia fritta, protagonista di questo capolavoro gastronomico, deve essere sottile, delicata, poco unta e imbiancata dallo zucchero vanigliato. Nel corso dei secoli, la tradizione è stata mantenuta con alcune variazioni, come la sostituzione dello strutto con l’olio per ridurre l’apporto calorico, migliorare il gusto e aumentarne la digeribilità.
Le Sfrappole sono caratteristiche anche delle zone montane e collinari di Bologna e provincia. Le sagre e le feste pubbliche sono l’occasione perfetta per condividerle, ma sono anche le indiscusse protagoniste nei negozi di fornai. Grandi e piccoli si lasciano tentare da questo dolce irresistibile, senza distinzione di genere ed età.
Il Forno Salomoni di Monghidoro è un esempio di passione tramandata di generazione in generazione dove si custodisce gelosamente il segreto della ricetta della nonna. La firma autoriale del Forno Salomoni si distingue per il gusto agrumato derivato dalla spremuta di arance fresche, unita a una farina selezionata e finemente setacciata. La sottile sfoglia, trasparente e dorata, è fritta in olio nuovo, cambiato ogni 5 kg di pasta fritta per garantire friabilità, leggerezza e aromaticità.
Lo zucchero a velo vanigliato, applicato con delicatezza, completa l’opera, aggiungendo un tocco sottile e profumato all’insieme degli ingredienti del territorio, mantenendo viva la tradizione del Forno Salomoni, dove trionfa la bolognesità.
Il segreto della sfoglia che non si rompe è svelato solo assaporando le Sfrappole del Forno Salomoni. Il loro imballaggio, scherzosamente chiamato “il castello”, è progettato per preservare la freschezza e il sapore del dolce, rendendo possibile acquistarle direttamente a Monghidoro per poi gustarle comodamente a casa o in ufficio.
In ogni Sfrappola, si cela la magia di una tradizione millenaria, pronta a conquistare il palato di chiunque si accinga a gustarla.

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